Gli Aeroporti stanno tornando ad essere contenitori di emozioni, baci, addii, abbracci, speranze, desideri, aspettative, sono tornati ad essere luoghi vivi e pulsanti di umanità.
Decine di migliaia di storie diverse si incontrano o semplicemente si incrociano, a terra od in cielo. Ogni momento. Questa idea era già stata “concettualizzata” da Dino Clavica - sua l’opera protagonista nel Visual della Mostra - che, sebbene nella sua grande umiltà rifuggiva dall’appellativo di artista, lo era ed anche a tutto tondo. Nel suo modo di essere appunto artista aveva teorizzato di portare l’arte negli aeroporti in quanto luogo, come detto, vivo atto ad ospitare l’arte a sua volta foriera di mille vite. Questa idea condivisa, sotto l’egida del Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, oggi è divenuta realtà. In pochi sanno che la parte di un Aeroporto che si raggiunge subito dopo i controlli di sicurezza viene chiamata in linguaggio tecnico The Air Side. Bene in quest'area “sospesa” e nel tempo d'attesa che anticipa l'imbarco ed il decollo i passeggeri, potranno godere di un’Arte gratuita e libera.
Il primo esempio di questa nuova era sarà rappresentato dalla “Piccola Grande Mostra”, nella prima Edizione, del grande maestro Gennaro Picinni, barese d.o.c. ospitata nella Teca Principale che terrà a battesimo quella della selezione di illustratori, pittori, scultori e liberi pensatori.
Entrambe le sezioni sono curate da me.
Siamo sicuri che gli utenti di questo spazio, fruendo di questa grande opportunità, si sentiranno più “viaggiatori” e meno “passeggeri”.
Il curatore Massimo Diodati
Nato a Spezzano Albanese ad un anno esatto dallo sbarco in Normandia, nel 1964 approdo a Bari dove conseguo la laurea in scienze naturali. Oltre alla mia carriera professionale mi dedico alla scrittura diventando giornalista-pubblicista e, sin dall’università, all’arte in ogni sua forma. Nel 1996 pubblico “Il single in cucina” - ovvero: filosofia e piacere di confrontarsi a tavola con sé stessi e con gli altri -, nel 2013 “Il pane e le rose” ovvero Storie e ricette di cucina e nel 2021. “La cucina in barca a vela” che racconta del viaggio in caicco di un manipolo di Amici (7+1) consci del fatto che tanto tempo in barca, metta a rischio il valore dell’amicizia. Nel 2005 per conto dell’Associazione Famiglia Calabrese di Bari inauguro e dirigo il mensile “Sottovoce come sempre”, e nel 2009, curo la pubblicazione del Volume dei 40 anni della stessa associazione. Il mio primo lavoro artistico (olio su compensato) porta la data del 29 giugno 1962. Nel 1965, allora studente universitario, su richiesta dell’allora Sindaco Dott. Vattimo ho curato un concorso con mostra collettiva, al circolo cittadino di Spezzano Albanese, di giovani artisti, da lì è esplosa la mia passione per favorire la crescita dei talenti artistici. Nei 60 anni in cui mi sono dedicato all’Arte infatti, ho fatto due sole mostre personali. La prima, nel 1994 per motivi contingenti alla improvvisa assenza di un artista in programma nel nostro calendario di mostre, e la seconda come Omaggio alla scultrice Silvia Paolini scomparsa improvvisamente, come conclusione del ciclo di una serie di mostre - con la testa fra le nuvole ma con i piedi per terra - dedicate dai giovani artisti della Associazione che presiedo. Anche per la promozione di questi giovani che ho deciso di curare personalmente tutte le loro prime personali. Il mio desiderio è sempre stato quello di creare un dialogo e confronto continuo con gli artisti, e per loro e con loro curo da mezzo secolo le mostre di coloro che si affidano a me per presentare le proprie idee.
Gennaro Picinni (Bari, 20 luglio 1933) è un pittore italiano di fama nazionale. A partire dagli anni cinquanta Picinni da grande impulso alla propria vena artistica, partecipando a diverse competizioni a livello provinciale che accrebbero la sua fama di pittore. Nei primi anni si dedica alla realizzazione di opere dai toni surrealistici e astrattistici. Per tutti gli anni sessanta e anni settanta instancabile percorre la strada del successo.
Al culmine della sua carriera, essendosi dedicato alla pittura a soggetto religioso, alcuni suoi dipinti sono entrati nelle bacheche dei Musei Vaticani.
Dino Clavica (Roma, il 17 maggio 1976 - Bari, 5 dicembre 2019). Originario di Francavilla Fontana (Br), dove vive la sua famiglia, negli anni Novanta si trasferì a Bari per gli studi universitari. La passione per l'arte figurativa lo ha accompagnato sin dalla prima giovinezza, ma essendo restio a mostrarsi, pochi erano a conoscenza, all'inizio, del suo talento. Le sue prime opere, in acquerello, si ispirano a personaggi e atmosfere della quotidianità, con al centro le emozioni. Di seguito, affinando sempre più la sua tecnica, è arrivato alle serie di disegni creati con il suo dito indice, in digitale, grazie a una applicazione del suo I- phone, e poi stampati su carta fotografica, in ciò risultando del tutto originale e inquadrandosi nella corrente della cosiddetta "finger painting”. Negli anni, vincendo la ritrosia, ha raccolto due filoni della sua produzione in altrettante mostre, a Bari, realizzate insieme a Mario Brambilla: "L'omino nero" (2016) e "La regola e il caso" (2017). È stato presidente di Veluvre - Visioni Culturali, e socio fondatore.
Alessia Lofano nasce in provincia di Bari nel 1995. Laureata in grafica per l’editoria presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, ama la lettura e il disegno. Conduce la sua ricerca visiva esplorando l’uso di materiali e tecniche differenti, alternando digitale e tradizionale. Predilige la figura umana e in particolar modo la gestualità del volto e delle mani. L’uso di una tavolozza limitata e l’attenzione al dettaglio caratterizzano la sua produzione.
Mariaelena Colonna nata nel 1991, dopo aver conseguito il diploma di I livello in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Bari. Ha conosciuto diverse realtà Europee visitando musei d’arte antica e contemporanea. Da sempre affascinata dall’arte e dalle sue tipologie e possibilità espressive, ha approfondito la conoscenza di numerose tecniche sia a Bari che a Màlaga, dove in particolare ha vissuto un anno, frequentando i corsi dell’Universidad de Bellas Artes e prestando assistenza didattica al direttore dell’università presso la cattedra di incisione. Ha collaborato con artisti sia italiani che spagnoli. Più volte premiata in manifestazioni artistiche.
MHa partecipato a svariati concorsi e mostre collettive, e collabora dal 2010 con l’artista Mario Colonna alla realizzazione di mosaici pavimentali e parietali, nonchè alla rinettatura e patinatura di sculture bronzee e a diverse dorature a mordente con sfoglie oro e argento e anche a meccato. 2018/19 Assistente didattica al Direttore dell’Università (Cattedra di Incisione) Univeristad de Bellas Artes de Malaga - Spagna. Attualmente insegna Storia dell’Arte e disegno
Lisa Simone - 1995, acquisisce la maturità scientifica, laureata in Grafica d'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Bari. 2018 - Partecipa alla collettiva con un'estemporanea nel 2018 presso il Centro Visite Lamalunga durante la rassegna culturale Lama music fest. 2018 - partecipa alla mostra “e se rimanessimo al buio?” a cura dell'associazione Alauda. 2019 - partecipa alla mostra “Arcane Visioni mostra ispirata agli arcani maggiori” a cura dell'associazione Alauda. / Partecipa alla collettiva con un'estemporanea alla rassegna culturale e artistica Libae / Partecipa allo scambio culturale ed artistico con l'Istituto Naim Frashëri in Albania, con il Patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Valona promosso dall'associazione Noi che l'Arte Bari-Milano.
Vincenzo De Sario, nasce nel 1965. Vincenzo De Sario - laureato in pittura e scultura con lode presso l’Accademia di belle Arti a Bari. Grazie alle prime esperienze in cantiere, ha acquisito le conoscenze pratiche e l’abilitò che gli permettono di coniugare la tecnica con la creatività. I suoi soggetti, provenienti dal mondo dell’edilizia, sono realizzati in diverse misure di acciaio inossidabile, lucidato pezzo a pezzo e successivamente assemblate. La sua passione per il disegno e la pittura nasce in tenera età, Infatti, verso gli otto anni partecipa alla sua prima mostra pittorica collettiva, , noto pittore iperrealista. internazionale.
Gorbaciov, durante una cena di gala. I suoi studi continuano presso la bottega del maestro Stefano Rossi, dal quale impara la tecnica della scultura, del mosaico e del restauro. Dal 1985 ad oggi, dopo aver frequentato la scuola di moda in Bari, esercita la professione di fashion designer e designer dei gioielli, in diverse parti del mondo, collaborando con aziende di fama nazionale ed internazionale. Dal 1991, contemporaneamente alla sua attività professionale nel mondo della moda, decide di esercitare la professione di artista pittore, distinguendosi nel panorama artistico nazionale ed internazionale.
Pezzarossa Aldo (Manduria -TA- 1945) Come tutti gli “artisti” Aldo A. Pezzarossa è schivo e con non poca ritrosia ha aderito alla richiesta di presentare i suoi lavori in pubblico, per tanto la partecipazione a mostre collettive e le sue mostre personali non sono molte. Dagli anni '60 conosco le sue opere. Allora si poteva definirlo “concettuale” “astratto” ma, i meglio informati, lo dichiaravano semplicemente “strano”. Le sue opere, allora d'avanguardia, hanno segnato sicuramente una tappa decisa nel suo percorso artistico. Si riconoscevano fra le sue sperimentazioni “le trasparenze” studi specifici sui risultati per valutare
gli effetti reali delle trasparenze ed “i muri” realizzati con elementi materici. Non avendo speso la sua esistenza solo per l'arte, il Prof. Pezzarossa, docente di lingue presso la scuola pubblica, ha ideato promosso e realizzato dal 1969 al 2006, svariate manifestazioni artistico - culturali, e quasi tutte hanno avuto grandi riscontri di pubblico e critica. In verità, secondo il mio personale parere, se avesse perseverato solo nel campo strettamente artistico (non dico pittorico in senso stretto) oggi avremmo riconosciuto in lui “un grande”!